Edilizia, difficoltà di approvvigionamento delle materie prime
L’aumento dei costi delle materie prime, la scarsità di materiali e la carenza di personale qualificato rischiano di creare difficoltà al settore dell’edilizia e costruzioni.
Le imprese del settore si sono trovate ad affrontare elevati costi che hanno generato problemi di cassa a molte imprese, costrette ad anticipare pagamenti a prezzi molto superiori di quelli attesi. I prezzi di molti materiali da costruzione, secondo il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, hanno raggiunto incrementi superiori al 70%.
Le condizioni di reperibilità dei materiali, per l’intero comparto, non migliorano se paragonate all’anno appena concluso. Anzi sembra destinato a prolungarsi lo stato di stress che ha caratterizzato tutta la filiera degli approvvigionamenti, dando segnali di insostenibilità per alcuni operatori e settori.
L’aumento vertiginoso dei costi di energia e l’incertezza relativa al conflitto tra Russia e Ucraina, aggiungono poi ulteriori elementi di criticità.
Tra i materiali più difficili da reperire, anche a causa delle complicanze dovute all’emergenza sanitaria ora in via di risoluzione, vi sono proprio quelli necessari alla realizzazione del cappotto termico (come ad esempio i materiali isolanti, gli elementi di fissaggio.
Il programma di governo finalizzato all’efficientamento energetico ha reso favorevole e conveniente l’attivazione dei lavori di riqualificazione. Per queste ragioni, la domanda del mercato è rimasta elevata in maniera costante, nonostante la crescita dei costi.
L’operazione superbonus 110%, ovvero quella relativa alla detrazione sulle spese sostenute da chi decide di effettuare interventi di isolamento termico, ha rappresentato, nonostante la crisi delle materie prime, una buona spinta per il settore dell’edilizia in Italia, compensando talvolta le perdite di marginalità.
Per queste ragioni, la domanda del mercato è rimasta elevata in maniera costante, nonostante la crescita dei costi.
Meno positiva sono invece le continue proposte di modifica delle regole, anche se fondate su principi condivisibili.
Sarebbe necessario dare più garanzia di stabilità, per tutti gli attori che conducono le proprie attività nel rispetto del proprio dovere di responsabilità sociale.