Ance: appalti a rischio caos normativo

Con il DL “SEMPLIFICAZIONI” il quadro normativo più agile, che consentirà l’avvio veloce delle opere finanziate dal PNRR e dal Fondo complementare, liberalizzerà il subappalto e snellirà tutti i contratti pubblici, dovrà essere delineato entro la fine di luglio.

Silenzio assenso, potere sostitutivo d’ufficio e annullamento degli atti in autotutela in 12 mesi: queste norme sono destinate a produrre cambiamenti abbastanza impattanti sull’attività degli enti locali.

Queste modifiche, pensate per velocizzare l’iter di approvazione dei lavori privati e anche delle opere pubbliche, richiedono lo snellimento della burocrazia. Gli uffici pubblici saranno infatti chiamati a concludere i procedimenti in tempi più brevi.

Ma il passaggio al nuovo sistema potrebbe non essere così agevole. L’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) ha individuato alcune sovrapposizioni normative e incertezze temporali sull’esatto momento in cui le misure diventeranno operative. L’Ance sottolinea che le nuove disposizioni straordinarie devono coordinarsi con altre norme già in vigore, come il Decreto Semplificazioni del 2020.

L’Ance si è soffermata sulle liberalizzazioni introdotte in materia di subappalto. Il nuovo Decreto Semplificazioni stabilisce che il tetto del subappalto sarà elevato al 50% fino al 31 ottobre 2021 e che, a partire dal 1° novembre 2021 inizierà la liberalizzazione totale.

L’Ance ha sottolineato che manca una disciplina transitoria espressa: questo potrebbe comportare l’applicazione della normativa in vigore nel momento in cui la gara è stata indetta.