Adeguamento Sismico
Adeguamento Sismico
Le strategie di adeguamento sismico sono state sviluppate negli ultimi decenni in seguito all’introduzione di nuove norme anti-sismiche e alla disponibilità di materiali avanzati (ad es. polimeri rinforzati con fibre (FRP), calcestruzzo rinforzato con fibre e acciaio ad alta resistenza).
Le strategie si differenziano concettualmente dalle tecniche di riabilitazione sismica, in quanto le prime sono costituite da un approccio complessivo atto a raggiungere un obiettivo prestazionale di riabilitazione, come l’aumento della resistenza, l’incremento della deformabilità, la riduzione della domanda di deformazione, mentre le seconde sono i metodi tecnicamente necessari a raggiungere una strategia, ad esempio il rivestire con acciaio le colonne portanti alla base.
Tra le varie strategie si possono enumerare:
• L’incremento della capacità globale (rafforzamento). Questo tipicamente viene ottenuto con l’aggiunta di controventi o di nuovi muri portanti, i cosiddetti setti sismici.
• La riduzione della domanda sismica grazie a elementi dissipativi supplementari e l’utilizzo di sistemi per l’isolamento della base dell’edificio dal movimento sismico.
• L’aumento della resistenza (capacità locale) degli elementi strutturali. Questa strategia riconosce la capacità intrinseca delle strutture esistenti, e dunque adotta un approccio più efficace nel migliorare selettivamente la capacità locale (deformazione/duttilità, resistenza o rigidità) di alcuni componenti strutturali.
• Eliminazione delle connessioni rigide tra gli edifici (ponti di passaggio in cemento armato) e loro eventuale sostituzione con eventuali ponti scorrevoli (in metallo, anche deformabile) per permettere libertà di movimento tra strutture che di fatto sono indipendenti nella loro risposta oscillatoria al sisma.
Qualsiasi intervento di miglioramento o adeguamento sismico deve partire da un’analisi dello stato di fatto. Per esempio, nel caso di edifici in muratura datati, è essenziale saggiare lo stato di “dignità strutturale” della muratura. In caso questa presenti problemi di consistenza, per esempio perché la malta non si trova più in stato attivo, oppure vi sono delle situazioni di distacco, è necessario, prima di avviare interventi di rinforzo locale, restituire dignità strutturale alla muratura.